Il Parlamento Europeo vota una discutibile Direttiva sulla proprietà intellettuale che, comunque, non legittima gli atteggiamenti repressivi di Urbani.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 10-03-2004]
Il Parlamento europeo ha approvato nella giornata del 9 Marzo una Direttiva sulla tutela della proprietà intellettuale che ha accolto buona parte delle richieste delle grandi multinazionali multimediali, case discografiche e cinematografiche in testa, che volevano impegnare tutti Paesi Ue a combattere la riproduzione e la distribuzione di prodotti coperti da copyright attraverso la Rete.
Non sono previste sanzioni penali (che i singoli Paesi potrebbero introdurre) ma è un reato amministrativo la riproduzione e distribuzione a fini commerciali di musica e film mentre è fatta salva "la buona fede del consumatore", cioè la possibilità di scaricare musica a fini personali, che non deve essere perseguita.
Agli Internet Provider spetta l'obbligo di fornire i dati utili all'identificazione di chi invece realizza operazioni commerciali illegali di vendita o scambio di file multimediali.
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