Con alcune leggere varianti di grafia e di testo, ha preso a circolare uno straziante appello attribuito a una ragazza, vittima di un incidente stradale dovuto all'ubriachezza altrui.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 25-02-2004]
Le ultime parole della ragazza sarebbero state raccolte da un giornalista e ora viaggiano in Rete come monito per salvare altre vite. "Queste parole sono state scritte da un giornalista che era presente all'incidente" dice l'appello. "La ragazza, mentre moriva, sussurrava queste parole ed il giornalista scriveva... shoccato. Questo giornalista ha iniziato una campagna contro la guida in stato di ebbrezza. Se questo messaggio é arrivato fino a te e lo cancelli.... potresti perdere l'opportunitá, anche se non bevi, di far capire a molte persone che la tua stessa vita é in pericolo. Questo piccolo gesto puó fare la differenza."
A questo punto inizia il racconto strappalacrime: "Mamma, sono uscita con amici. Sono andata ad una festa e mi son ricordata quello che mi avevi detto: di non bere alcolici. Mi hai chiesto di non bere visto che dovevo guidare, cosí ho bevuto una Sprite."
Terminata la pubblicità occulta, la moribonda prosegue e a un certo punto racconta che "Quando la festa é finita, la gente ha iniziato a guidare senza essere in condizioni di farlo. Io ho preso la mia macchina con la certezza che ero sobria. Non potevo immaginare, mamma, ció che mi aspettava... qualcosa di inaspettato!"
E infine, il bagno di lacrime finale: "Di a mia sorella di non spaventarsi, mamma, di a papá di essere forte. Qualcuno doveva dire a quel ragazzo che non si deve bere e guidare... Forse, se i suoi glielo avessero detto, io adesso sarei viva.... la mia respirazione si fa sempre piú debole e incomincio ad avere veramente paura... Questi sono i miei ultimi momenti, e mi sento cosí disperata.... Mi piacerebbe poterti abbracciare mamma, mentre sono sdraiata, qui, morente. Mi piacerebbe dirti che ti voglio bene Per questo..... Ti voglio bene".
Pubblico questa mini-indagine soltanto perché quest'appello è stato un vero tormentone della Rete e così, avendo scelto il mestiere di detective antibufala, mi tocca parlarne (sì, sì, ho voluto la bicicletta e adesso pedalo).
Siamo seri. Una ragazza morente che detta un messaggio alla mamma a un giornalista che casualmente passa di lì? I medici che dicono ad alta voce "questa ragazza non ce la farà"? Una ragazza ferita a morte che si mette a declamare frasi ad effetto con tanto di punto esclamativo? Suvvia, questi sono dialoghi da telenovela, che sminuiscono la vera tragedia dei tanti morti sulle strade d'Italia.
A parte queste considerazioni, c'è ben poco su cui indagare. L'appello non contiene alcuna indicazione utile a verificarlo: non dice né luogo, né data, né nomi delle persone ipoteticamente coinvolte. Non ho alcuna notizia di un giornalista a cui sia capitato un episodio del genere e che ora sia impegnato in una campagna contro l'ubriachezza al volante. Tutto quello che posso dire è che sulla base della totale implausibilità strappalacrime delle frasi attribuite alla ragazza, è praticamente certo che sia una bufala, nel senso che la situazione descritta è un parto della fantasia. Dico "praticamente certo" soltanto per scrupolo, perché formalmente non posso dimostrare il contrario, ma credo che ci siamo capiti.
Vera o falsa, la storia potrebbe avere comunque un valore sociale: il messaggio di non bere quando si guida è comunque socialmente utile. E' da vedere se però il messaggio, confezionato in questa maniera talmente straziante da diventare patetica, verrà recepito o invece ignorato perché stucchevole. Ho tanto l'impressione che chi è così cretino da guidare dopo aver bevuto si ritenga infallibile al volante e quindi quest'appello finisca per non essere ascoltato proprio da chi dovrebbe prestargli attenzione.
Eventuali improbabili sviluppi di quest'indagine saranno pubblicati qui.
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