L'ex vicepresidente Usa Al Gore attacca il "Patrioct Act" che minaccia le libertà sul web dei cittadini americani.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 13-11-2003]
Al Gore è stato il VicePresidente degli Usa durante gli anni di Clinton ed è stato sconfitto per un pugno di schede, meno di 40.000 (ma potrebbero essere ancora meno e magari a suo favore) da Bush in una pasticciatissima elezione.
Il 9 Novembre, a un Convegno organizzato dal movimento "liberal" americano on line Moveon.org, Al Gore ha tenuto un discorso molto duro, di critica radicale, nei confronti di Bush e del "Patrioct Act", la legge che l'Amministrazione Usa ha emanato, dopo l'11 Settembre, per combattere il terrorismo internazionale.
In questo discorso Al Gore ha dichiarato: "Adesso il governo federale ha la facoltà di monitorare ogni sito internet, tenere una lista dei mittenti e dei destinatari della posta elettronica o delle vostre telefonate. E questo senza nemmeno doverlo giustificare con il sospetto che voi possiate aver commesso un reato e senza dover rendere conto ad un tribunale dell'uso che sarà fatto delle informazioni. Vi piace?"
"E che dire del fatto che gli agenti dell'Fbi possono ottenere, a richiesta, tutte le registrazioni delle banche, degli hotel, degli ospedali, delle carte di credito? Ed è solo l'inizio perché Ashcroft la settimana scorsa ha dettato nuove regole in base alle quali si possono condurre indagini patrimoniali e personali sulla base di un semplice sospetto, senza alcuna evidenza di un comportamento criminale?"
Un discorso del genere non lo ha fatto un pericoloso "comunista", né un pericoloso antiamericano e nemico dell'Occidente come potrebbe dire Berlusconi o qualche suo seguace; è stato invece uno degli uomini che per eredità familiare, formazione, ruolo occupato fanno parte a pieno titolo della "nomenklatura" della più grande superpotenza del mondo.
C'è un limite, forse, oltrepassato il quale per salvare la democrazia si rischia di svuotarla pesantemente: questo rischio gli Usa lo stanno correndo e Gore ha il merito di averlo denunciato.
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