La Commissione Europea sta proponendo di integrare identificatori biometrici nei visti e permessi di soggiorno per chi arriva dai paesi del terzo mondo. Presto anche nei passaporti dei cittadini europei.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 06-11-2003]
La Commissione Europea sta proponendo di integrare identificatori biometrici nei visti e permessi di soggiorno per chi arriva dai paesi del terzo mondo. Piu' avanti, sempre quest'anno, verra' seguita dalla proposta di identificatori biometrici anche nei passaporti dei cittadini europei, in modo analogo a quella dei visti.
La Commissione e gli stati membri vogliono memorizzare due tipo di dati biometrici in un chip non a contatto (RFID). Un'immagine digitale del viso sara' l'"identificatore biometrico primario per garantire la interoperabilita'". Come riportato in EDRI-gram n. 13, le immagini del viso sono state scelte dall'ICAO (Organizzazione internazionale dell'aviazione civile) come identificatore biometrico primario. Gli USA richiedono l'immagine del viso nei passaporti affiche' gli stati possano prendere parte al programma di rinuncia del visto. Nello specifico, gli USA richiedono la biometria nei passaporti europei dal 26 ottobre 2004.
Il secondo identificatore biometrico nel chip saranno le immagini digitali di due impronte digitali. Siccome tutte le nazioni europee hanno gia' archivi criminali con le impronte digitali, questo sistema di identificazione rendera' possibile l'automatizzare il controllo uno-a-molti. Le impronte digitali rilevate per i visti saranno memorizzati nel nuovo VIS (Sistema Informativo Visti/passaporti).
Il chip avra' spazio per ulteriori informazioni. La proposta spinge sulla necessita' della protezione della privacy ma non da' indicazioni su come questo sara' possibile quando si oltrepassano i confini nazionali. Questo problema e' particolarmente visibile nei recenti disaccordi tra Europa e Stati Uniti per quanto riguarda i dati dei passeggeri dei voli. Nella proposta mancano informazioni per il modo in cui i dati vengono protetti da accessi non autorizzati (in lettura e in scrittura) e come si possa impedire alle nazioni terze di memorizzare i dati biometrici dei cittadini europei che visitano quegli stati.
Proposta di regolamento dal Consiglio Europeo (COM 2003/558)
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