Approfondimento sulla steganografia. I messaggi cifrati dell'abate tedesco Trithemius.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 14-02-2003]
Nei prossimi anni la steganografia sarà come la plastica. La incroceremo ovunque, senza neanche accorgercene. Al momento invece non la si trova neppure nella gran parte dei dizionari, ad eccezione del custode della nostra lingua, il Battaglia, in grado però di esporre ben altri tesori, come "Televeggente - spettatore di programmi televisivi", classe 1935, pezzo amaramente introvabile.
La steganografia, dunque, ci sembra la più papabile new entry del prossimo Devoto-Oli per parecchi motivi. Ed essendo le biotecnologie uno dei motivi, le industrie del cinema, dell'immagine digitale e della discografia un altro, e il solito bin Laden un altro ancora... ma andiamo per ordine.
Mentre la crittografia è la tecnica mediante la quale un messaggio viene codificato affinché appaia incomprensibile, la steganografia è piuttosto l'arte di nascondere, codificandolo, un messaggio in un altro messaggio in apparenza chiaro, integro, simile per registro a innumerevoli altri, così da rendere non tanto la decodifica del contenuto ardua, quanto la sua stessa identificazione pressoché impossibile.
Nei primi due libri l'abate, consigliere personale di Massimiliano I d'Asburgo, illustra varie tecniche steganografiche elementari, suggerendo ad esempio di considerare ciascuna lettera del messaggio segreto l'iniziale di una parola, e di costruire in tal modo una frase di senso compiuto.
Trithemius apre poi il terzo libro della Steganographia in modo sconcertante: promette di condurre il lettore a inviare messaggi a qualunque distanza senza ausilio di testi scritti, oggetti, segnali o messaggeri. E allega tavole e tavole di numeri che permetterebbero di stabilire un contatto diretto nientemeno che con gli angeli, o meglio con ventotto intelligenze planetarie: quattro per ogni pianeta allora conosciuto.
Ovviamente l'opera fu messa all'indice, nel 1604. Sparandole ben più grosse, agli occhi della Chiesa, con il Sidereus nuncius ventott'anni più tardi Galileo rischiò molto di più. Intanto si infoltivano nei secoli le schiere di astrologi, cabalisti, occultisti e rosacrociani vari, tutti seguaci - e vittime ignare - di Trithemius. Per la verità nel 1676 Wolfgang Ernst Heidel aveva già scoperto il segreto della Steganographia ma, vivendo in un'epoca in cui non si regalava niente, ne aveva pubblicato la soluzione codificandola a sua volta.
Finalmente, nel 1996 Thomas Ernst, professore di tedesco, e Jim Reeds, matematico, hanno decifrato - ciascuno all'insaputa dell'altro - gli steganogrammi di Trithemius, uno dei quali rivela: "Lo scrittore del presente testo è un imbroglione e ladro: guardati da lui", con buona pace dei Rosacroce.
Lettori occasionali non gradiscono tanti effetti magici per svagarsi... E a volte, proprio in una piccola frase che suona diversa dal solito, c'è tutto un mondo che attende.
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