Sendo chiede un risarcimento danni di 300 milioni di dollari; negli atti della causa si legge che "il piano segreto di Microsoft era saccheggiare la piccola azienda".
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 07-01-2003]
Ricorderete che tempo addietro ha destato scalpore la notizia che Sendo, il produttore di cellulari anglo-cinese che stava sviluppano uno Smartphone (il telefonino di Microsoft), aveva deciso di mollare Microsoft e passare alla concorrenza (Symbian, sostenuta da Motorola, Sony Ericsson e altri pezzi grossi) pochi giorni dopo che Microsoft aveva finalmente presentato il cellulare a SMAU.
Già normalmente un'azienda piccola non divorzia da una grande per ovvi motivi di sopravvivenza commerciale, ma scappare così bruscamente da un colosso come Microsoft, di certo non noto per la sua clemenza e il suo fair play, significava per la piccolissima Sendo firmare la propria condanna a morte.
Per compiere una mossa disperata del genere, dunque, dovevano esserci motivi estremamente validi. Ma un mesetto fa, quando fu dato l'annuncio, le bocche erano cucite sia in casa Sendo, sia in casa Microsoft. Ora i motivi sono stati dichiarati: in tribunale.
Gli atti della causa affermano testualmente che "il piano segreto di Microsoft era saccheggiare la piccola azienda, portando via le sue informazioni proprietarie, la sua competenza tecnica, la sua conoscenza del mercato, i suoi clienti attuali e potenziali... Microsoft aveva conquistato la fiducia di Sendo promettendole falsamente che Sendo sarebbe stata suo partner nella penetrazione del mercato... Microsoft ha usato le conoscenze ed esperienze di Sendo a proprio beneficio per acquisire un accesso diretto all'emergente mercato della telefonia di prossima generazione e poi, dopo aver portato Sendo sull'orlo della bancarotta, l'ha messa in disparte".
Secondo Sendo, Microsoft ha trasferito le conoscenze "saccheggiate" a società asiatiche, in particolare a HTC, l'altra società che attualmente produce Smartphone per Microsoft.
Occorre naturalmente attendere l'esito del processo per sapere se le accuse di Sendo sono fondate, ma poiché Microsoft non è nuova a comportamenti di questo genere e ha alle spalle le condanne precedenti, lo scenario descritto da Sendo è perlomeno plausibile. Vero o falso, farà comunque riflettere le aziende che finora consideravano la collaborazione con Microsoft come una manna dal cielo.
A volte sembra proprio che il peggior nemico di Microsoft sia la sua stessa avidità.
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