Lo so che è brutto ripetersi, ma mi tocca ritornare su una bufala già indagata tempo addietro e che ora ha subito una mutazione che l'ha indotta a proliferare di nuovo in Rete.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 20-12-2002]
Sto parlando dell'appello secondo il quale, visto che a Natale siamo tutti più buoni, persino Bill Gates si è lasciato prendere dalla foga di fare doni. E allora che fa? Per collaudare il suo nuovo software, vi regala ben duecento e passa dollari per ogni persona alla quale ritrasmettete un certo messaggio.
"La Microsoft e AOL al giorno d'oggi le più grandi compagnie della rete", dice l'appello, "per assicurare ad Internet Explorer il posto di programma più usato, hanno testato la versione beta di questo programma. Quando invierete questa lettera ai vostri amici, Microsoft la controllerà (sempre che essi usino Microsoft Windows) per due settimane."
Accidenti, Bill Gates ha dei poteri straordinari: sa persino leggere la nostra corrispondenza! Ma essendo un buono di natura, compensa questa piccola intrusione con un gentile omaggio. "Microsoft vi pagherà $ 245 per ogni persona a cui manderete questa comunicazione. Microsoft pagherà $ 243 per ogni vostra lettera forwardata e per ogni terza persona che riceverà la vostra comunicazione, Microsoft pagherà $ 241."
"Colui che si può permettere tutto questo è il sig. Bill Gates. Tutte le spese di marketing sono sostenute da lui". Tutte le figure da citrulli, invece, sono sostenute da chi inoltra questo appello senza fermarsi a chiedere se per caso possa esserci sotto qualcosa.
Si tratta infatti di una variante di una vecchia bufala, già documentata dal Servizio Antibufala sin da maggio del 2002; la variante dichiara di provenire da un non meglio precisato Servizio Clienti Euro System, che invia l'appello perché gli è stato inviato "da un professionista e caro amico. o meglio da un nostro Consigliere API, nel contempo Consigliere AICE" ed è completato da una "firma" in calce: "Emilio Bossi, Apimilano - Servizio Estero (29.10.01)".
Si tratta quasi sicuramente di una burla applicata alla bufala; lo si nota perché la precisazione del Consigliere è stata aggiunta alla versione originale così maldestramente che è rimasto il punto di fine frase tra "e caro amico" (originale) e "o meglio..." (aggiunta). Probabilmente qualcuno voleva fare un dispetto a una persona che ha queste due qualifiche, e che potrebbe essere lo stesso Emilio Bossi.
Fra l'altro, una rapida ricerca in Google con la parola chiave "apimilano" e il nome del Bossi in questione (parente?) rivela che esiste davvero una persona alla Apimilano che ha questo nome. La Apimilano è l'Associazione Piccole e Medie Imprese di Milano e provincia, ed Emilio Bossi è indicato come il suo Responsabile Ufficio Servizio Estero. Volendo si potrebbe indagare, sempre tramite Google, su chi sia il malcapitato che è consigliere API e nel contempo consigliere AICE, visto che i relativi elenchi sono disponibili online, ma sinceramente non credo ne valga la pena.
Credo sia ovvio, ma lo dico lo stesso per scrupolo, che anche questa variante è una bufala.
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