Per ragioni di salute pubblica le aziende locali potranno ignorare la proprietà intellettuale delle case farmaceutiche estere.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 14-06-2012]
La Cina ha modificato la legge sulla proprietà intellettuale, con una mossa che non mancherà di infastidire le grandi aziende farmaceutiche.
Ha infatti deciso di permettere alle aziende locali la produzione di farmaci generici che sono una versione economica di farmaci coperti da brevetto.
«La Cina» - riporta l'agenzia Reuters - «ha prodotto per anni gli ingredienti chiave dei medicinali per poi esportarli verso le aziende farmaceutiche estere che in seguito vendono il prodotto finito anche in Cina a prezzi che il cittadino cinese medio spesso non può affrontare».
Per migliorare la salute dei cittadini il governo ha quindi deciso che sia possibile ignorare i brevetti sui medicinali e avviare dunque la produzione di farmaci equivalenti a quelli prodotti dalle case farmaceutiche estere, soltanto meno costosi.
Si tratta di una mossa che va contro ogni principio espresso sia nell'ACTA che nel TPPA, accordi che la Cina con ogni probabilità non ha alcuna intenzione di firmare.
Inoltre, per «ragioni di salute pubblica» le aziende cinesi autorizzate a produrre i farmaci generici potranno anche chiedere di esportare i medicinali all'estero, anche in Paesi membri del WTO (organizzazione all'interno della quale la Cina si aspetta battaglia per la propria decisione).
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