Diritti sindacali e Web

Nel mondo del lavoro e nel movimento sindacale non c'è molta coscienza di quanto stia mutando e possa mutare nelle cosidette relazioni industriali e sindacali, per effetto della rapida e crescente diffusione delle tecnologie telematiche e del Web. Ci avviamo verso la fine del Sindacato?



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 16-08-2001]

Il Web facilita e si accompagna a processi di ampia flessibilizzazione del rapporto di lavoro: cresce l'ambito del cosidetto para-subordinato e, con il telelavoro, stanno andando definitivamente in crisi le dimensioni spazio-tempo in cui finora si è vissuta la condizione lavorativa. Sempre più diffusa è l'Azienda piatta, cioè con relazioni interne dirette fra management e lavoratori.

La figura emblematica del lavoro nell'epoca industriale è stato l'operaio-massa inserito nella Fabbrica; quello dell'epoca post-industriale sembra essere il telelavoratore dipendente (o paradipendente) di una impresa di servizi.

Attorno alla figura dell'operaio-massa è cresciuto il movimento sindacale, con i diritti che ha saputo rivendicare e ottenere: radicandosi nei luoghi di lavoro, ha accresciuto la propria rappresentanza e il proprio potere. Attorno alla figura del telelavoratore cosa sta nascendo? E cosa, inevitabilmente, sta morendo?

Nel nostro Paese, sullo Statuto dei Lavoratori si è aperta una profonda riflessione; questa si è tradotta in un aumento del lavoro atipico, come quello a tempo o interinale, che ha mantenuto il divieto del licenziamento, anche se sopra una determinata soglia (tale soglia però non comprende la maggior parte delle imprese italiane). E' stato ristretto e regolamentato il diritto di sciopero nei servizi pubblici, sempre più nevralgici. L'importante disegno di legge sulla rappresentanza sindacale, non approvato nella passata Legislatura, non è stato sfiorato nemmeno lontanamente dalla rivoluzione del Web.

Eppure, il tessuto connettivo della comunicazione nelle imprese (e nella società), così come la stessa cultura e identità aziendale, non possono più fare a meno di strumenti come l'email, gli Sms, l'intranet, i forum, le Faq, le mailing list. E tutti sappiamo che sarà sempre più così nei prossimi anni.

A questo punto, cosa significano più il diritto all'agibilità sindacale, la bacheca, il volantinaggio, l'assemblea e i permessi relativi, i delegati? Dando un rapido sguardo alla produzione sindacale del Web, vediamo che molte organizzazioni sindacali ci sono, ma con un sito-vetrina che non ha mutato per niente l'approccio e il rapporto con i lavoratori.

Qualcuno dirà che la tecnica non deve sostituire un rapporto che deve rimanere "umano" e basato sullo scambio interpersonale, reale e fisico. Tuttavia costoro non si chiedono in quali ore e in quali luoghi questo rapporto potrebbe avvenire.

Mentre forte è la preoccupazione per il rispetto della privacy dell'email aziendale e per i processi di controllo della prestazione lavorativa, non esiste una coscienza ed una prassi rivendicativa per i diritti sindacali nell'epoca del Web.

In Francia un sindacato aziendale ha ottenuto il diritto a diffondere comunicati nell'email aziendale. In Italia non esiste nemmeno la codificazione di un diritto per i telelavoratori a ricevere comunicati sul fax. Speriamo che presto il Sindacato riesca a recuperare questo gap, pena il non potere più parlare di un Sindacato.

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Pier Luigi Tolardo

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