Da quanto Ipred è entrata in vigore, il consumo di banda in Svezia è calato del 40%. Preoccupati i provider.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 06-04-2009]
Da un lato è la conferma di quanto un po' tutti sospettavamo: buona parte del traffico di rete è generato dal peer to peer. Dall'altro lato è una notizia preoccupante per i provider che, se la tendenza continua, avranno a disposizione linee veloci ma inutilizzate.
Il centro della questione è la legge antipirateria recentemente entrata in vigore in Svezia, la Ipred (Intellectual Property Rights Enforcement Directive) che consente ai detentori dei diritti violati di farsi consegnare dagli Isp i dati dei titolari degli indirizzi Ip usati dei condivisori.
L'effetto immediato di questa legge è stato un calo del 40% del traffico Internet, passato da 160/180 Gbit al secondo a 90/100 Gbit al secondo.
In Svezia la maggior parte degli utenti dispone di connessioni a 8 Mbit al secondo e sono già in sperimentazione connessioni a 40 Gbit al secondo: di questo passo, saranno inutili.
Secondo un esponente del Partito dei Pirati, Christian Engstrom, si tratta però di una situazione momentanea: quando gli utenti scopriranno come aggirare Ipred (rendendo anonime e non rintracciabili le proprie attività) il consumo di banda tornerà sui livello consueti, con grande gioia degli Isp.
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