VMware Fusion per Mac

Il vantaggio di avere sulla stessa macchina la semplicità e la stabilità di Mac Os X e la vasta gamma di programmi per Windows.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 23-01-2008]

Emulazione di Windows su MAC OS X

VMware Fusion per Mac è un software di emulazione che permette, tramite semplici passaggi, di virtualizzare un altro sistema operativo all'interno di una macchina Macintosh.

In pratica, una volta installato il programma da Cd (o lanciato il file scaricato dal sito del produttore), è sufficiente selezionare il sistema operativo da virtualizzare (oltre a Windows 98 SE, 2000, XP e Vista è possibile installare anche molte distribuzioni Linux, come Ubuntu e Red Hat, Suse, Mandriva, o Solaris) e lasciare eseguire l'installazione.

Possono essere modificate alcune impostazioni, quale la dimensione su disco da dedicare al sistema operativo ospite, ma già di default i settaggi sono ottimali. Il programma richiede almeno 250 Mbyte di spazio per l'installazione.

Effettuata l'installazione, assisterete al boot e all'avvio del vostro sistema emulato. Durante questa prova, è stato installato Windows XP Professional su di un iMac 20" con processore Intel. Nel giro di circa venti minuti, tempo necessario a montare il sistema di Microsoft, la verde collina caratteristica di Windows XP campeggiava sul monitor del Mac, perfettamente funzionante.

Nessun problema di rilevamento delle periferiche o delle schede di rete, audio e video. L'ambiente Windows è pienamente operativo, con tutte le solite esigenze che lo caratterizzano. Infatti, appena installato vanno subito scaricate le protezioni necessarie, antivirus e firewall, ed effettuati gli aggiornamenti.

La versatilità è ottima. VMware Fusion è progettato per sfruttare appieno la versatilità dei processori Intel multi core; una pecca, invece, è la disponibilità della sola lingua inglese, almeno per ora.

Una cartella nel desktop permette il collegamento alle risorse salvate nel vostro Mac, mentre per esportare o importare files è sufficiente una semplice operazione di trascinamento, dall'emulazione alla scrivania del Mac.

Il programma gestisce le reti wireless in modalità NAT (Network Address Translation) o bridged e supporta l'accelerazione tridimensionale delle schede grafiche DirectX 8.1. Ciò rende, di fatto, l'utilizzo di VMware ancora limitato nel settore dei giochi.

La vera novità è l'opzione Unity, grazie alla quale l'interazione tra i due sistemi operativi è totale.

Mentre con la funzione Coherence di Parallels resta presente la barra di avvio del sistema virtualizzato, in questo caso il sistema operativo ospite scompare del tutto: attraverso un menù a tendina sempre accessibile dalla menu bar del programma, sarà possibile richiamare tutti i programmi installati nella macchina Windows scorrendoli in un elenco o digitandone il nome. I programmi potranno in tal modo essere ridotti a icona e lanciati dal dock direttamente sulla vostra scrivania, come qualsiasi applicazione made in Apple. Tale funzione è inoltre compatibile con Exposé.

VMware Fusion permette, inoltre, di effettuare uno snapshot del sistema operativo, in modo da fotografare la situazione in una data ora per ripristinare rapidamente un punto sicuro, qualora dovesse verificarsi qualunque problema.

Quando il sistema virtuale non è più necessario, potrà essere disconnesso oppure posto in uno stato di sospensione, in modo da riavviarlo in pochi secondi senza passare per la procedura di boot.

Pur essendo oggi, rispetto al passato, notevole la gamma di applicazioni disponibile nativamente per Mac, in alcuni casi il ricorso a Windows è necessario. Alcuni dei giochi più diffusi, così come molti Dvd interattivi, girano solamente su Windows. Similmente, alcuni servizi on line come l'home banking, o anche numerosi siti internet, sono sviluppati per poter funzionare solo su Windows o con specifiche versioni di Explorer.

Non esiste, inoltre, un database equivalente ad Access per Mac, così come FrameMaker, giudicato uno degli strumenti di publishing più potenti, specie per lunghi documenti, non è più disponibile se non per Windows. Infine, molti software aziendali o applicazioni dedicate a mercati particolari (ingegneria, architettura, contabilità, ecc.) necessitano della piattaforma Windows.

La valutazione d'insieme è positiva. Senza dover riavviare il computer, come nel caso di Bootcamp (applicazione che permette di poter installare nativamente un altro sistema operativo), si può accedere al sistema virtualizzato con facilità, e sfruttarne appieno le potenzialità. D'altro canto, si richiedono macchine piuttosto potenti, o si rischia di penalizzare eccessivamente le prestazioni. Questo è vero in particolar modo quando si vogliono far girare nel sistema virtuale applicazioni molto esigenti in termini di memoria Ram e di processore.

In sostanza, VMware Fusion è un buon compromesso laddove non sia possibile sopperire in nessun altro modo a Windows, oppure una finestra per sperimentare le diverse distribuzioni Linux senza difficoltose installazioni e senza problemi per i driver.

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Commenti all'articolo (2)

Quando si chiude VmWare è possibile o "congelare" il sistema virtualizzato, in modo da poterlo riavviare senza la procedura di boot, oppure chiuderlo tramite la procedura tradizionale e riavviarlo al prossimo utilizzo di Vmware. Ad ogni modo, i programmi restano installati come se si operasse su di un qualsiasi PC.
5-2-2008 10:10

.Ferruccio Marello.
VMware Fusion: come installo il programma virtualizzato? Leggi tutto
4-2-2008 07:32

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