Stavolta è Apple che copia Microsoft e le politiche commerciali dei due si assomigliano sempre di più.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 27-09-2007]
È uffciale: il Mac OS 10.5 abbisogna di una cura ricostituente, perché al processore G4 occorre una velocità di circa il 10 per cento in più per far partire l'installazione del nuovo sistema operativo.
Dagli 800 MHz stimati all'attuale richiesta di potenza, la differenza parrebbe una sciocchezza; ma non è così, anche perché le esigenze hardware non si fermano alla velocità della CPU.
La macchina dovrà essere obbligatoriamente equipaggiata con almeno un lettore DVD, una porta Firewire e non meno di 512 MB di Ram; specifiche che, a conti fatti, portano all'esclusione di buona parte del parco macchine esistente, anche se i fans della Mela da sempre ne hanno lodato la capacità di funzionare anche su macchine datate.
Perciò non potranno beneficiare del nuovo sistema operativo tutti gli iBook G3, gran parte degli eMac e alcuni dei PowerBook e iBook G4; d'altra parte anche nel caso Apple le macchine con una dotazione hardware minimale avranno vita non lieta per quanto riguarda la velocità e possibili blocchi in caso di sovraccarichi.
Anche se comprensibile dal punto di vista commerciale, la soluzione adottata è assai poco interessante per i clienti: buona parte sono utenti professionali, che saranno obbligati a rinnovare l'hardware se vorranno restare a passo coi tempi e, immaginiamo, con l'assistenza; quest'ultima può diventare problematica in caso di contemporanea marginalizzazione dell'hardware e dei programmi di base.
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dr.K