L'ipotesi più probabile è che i gestori mobili recupereranno la perdita del taglio delle costo delle ricariche con l'aumento delle tariffe.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 22-02-2007]
Con il famoso decreto sulle liberalizzazioni, dal 5 marzo non si pagheranno più costi aggiuntivi sulle ricariche dei cellulari e nei giorni scorsi la Camera ha deciso che il taglio dovrà riguardare anche eventuali costi aggiuntivi sulle carte prepagate del digitale terrestre o per Adsl a consumo.
Il problema è che questo provvedimento è nato dopo l'approvazione della legge Finanziaria che prevede le entrate e le uscite di stato ed enti locali per l'anno in corso e non ha previsto dunque il mancato introito di Iva e altre tasse che lo Stato incassava sui proventi dei gestori mobili grazie ai costi di ricarica che sono intorno a 1,3 miliardi di euro.
La mancata entrata rischia di far saltare conti già precari, ma il ministro dell'Economia (prima che il Governo cadesse) ha voluto tranquillizzare il Parlamento con una relazione tecnica: non ci saranno meno entrate perché i consumi telefonici aumenteranno cioè la gente spenderà in traffico quello che risparmierà in costi di ricarica ma anche i gestori aumenteranno le tariffe dei cellulari.
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