Monopolio Google

Nascita e crescita del più grande fenomeno della rete.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 06-09-2006]

Googlopoly

Google nasce nel 1998 a opera di due studenti universitari (Larry Page e Sergey Brin); con la rapidità che solo un'impresa il cui prodotto è dematerializzato può avere, dopo neanche un decennio è diventato un colosso capace di fatturare oltre 6 miliardi di dollari l'anno.

La grandezza di Google non si ferma solo al fatto che la sua crescita si colloca proprio in quel limbo temporale per la rete che è la crisi delle DotCom; Google infatti ha saputo trasformarsi in fenomeno sociale. Mentre negli States il verbo "to google" entra nei dizionari, anche da noi è ormai diffuso il termine googlare (qualcuno lo scrive all'italiana: "guglare").

Il successo di questo motore di ricerca si deve all'intuizione del metodo migliore per ordinare i risultati: non "quante volte compare quel dato termine nella pagina", ma "quante pagine che si riferiscono a quel termine linkano a essa". Questo, insieme a un database in perenne crescita, ha garantito a Google la possibilità di fornire i risultati migliori e diventare il più diffuso motore di ricerca.

Da un'indagine comScore Networks relativa al periodo Marzo 2005-Marzo 2006 e ai soli internauti anglofoni, Google ha rafforzato la sua leadership passando da una quota di mercato di poco più del 35% a quasi il 45%, mentre gli altri principali concorrenti (Yahoo!, MSN, AOL) hanno tutti perso posizioni.

HitsLink Market Share relativamente al mese di Giugno 2006 assegna al solo Google.com (quindi escludendo tutte le versioni localizzate) il 49,78% del mercato, mentre Yahoo! sarebbe al 12,53 e MSN al 7,32.

Ciò che però ha suscitato grande interesse e clamore non è stata solo una così rapida capacità di affermazione nel settore dei search engine, ma soprattutto l'attitudine a rinnovarsi. A fronte di una homepage che ha conservato nella sua semplicità l'estrema usabilità, Google ha infatti nel tempo moltiplicato le sue funzioni. In Italia, come in molte altre versioni localizzate, si può vedere solo la punta dell'iceberg di tutto ciò; ma per gli utenti anglofoni Google è un universo sconfinato e in continua crescita. Basta dare infatti un'occhiata al Google's technology playground per vedere cosa ci riserva il futuro.

Ogni grande successo reca però con sé qualche ombra, quali possono essere quelle che si celano dietro qualunque soggetto sia di fatto monopolista nel veicolare informazioni sul media più importante del prossimo futuro.

Come fatti recenti ci possono insegnare, è facile (quando ci si trova in questa posizione privilegiata) spegnere l'attenzione e rendere quasi irreperibili informazioni politicamente o economicamente scomode. E pare proprio non ci sia limitazione della libertà, violazione della privacy o altro atto di political incorrectness che possa nuocere quando i propri servizi vengono erroneamente ritenuti dagli utenti unici e insostituibili.

Come McLuhan aveva ipotizzato già negli anni '60, occorre vigilanza affinché si possa "diradare la nebbia morale che circonda la nostra tecnologia" ed evitare derive totalitariste che i media e il monopolio dell'informazione possono produrre. Il profeta del villaggio globale ben sapeva infatti che nella società dell'informazione, non si può rinunciare o svendere il proprio diritto a essere informati.

Nato come motore di ricerca puro, Google si accinge a dominare in parecchi settori (servizi di posta elettronica, di search advertising, di archiviazione di siti web, di news, di traduzioni, di agenda eletronica ecc.). Come vedi questa ascesa?

1) Vedo con favore un'ulteriore crescita di Google, specie se a discapito di giganti "old economy" come Microsoft

2) Sono alquanto indifferente, la questione non mi tocca: utilizzerò i servizi migliori che verranno sviluppati, indipendentemente da chi li proponga

3) Questa rapida ascesa inizia a preoccuparmi un po', soprattutto dal punto di vista della mia privacy: temo che potrebbe essere violata più facilmente che in passato

4) Presto Google diventerà il nuovo operatore dominante da combattere e contrastare. O forse lo è già diventato

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (ultimi 5 di 15)

Anche se a proporlo è Ranger rivette? :rolling: (battutina) Beh, in effetti non hai tutti i torti, sempre se chi li propone è all'altezza. Leggi tutto
9-10-2008 00:01

Sono alquanto indifferente, la questione non mi tocca: utilizzerò i servizi migliori che verranno sviluppati, indipendentemente da chi li proponga!
8-10-2008 18:32

Io ho votato l'ultima opzione perchè sto notando che ormai google è diventato potente e omnipresente dappertutto.C'è da aver paura? Se continuano così non credo ma se a causa del suo imperialismo su internet qualcuno ne volesse trarre molti più profitti? Spero continui così com'è. :wink:
8-10-2008 17:42

Grazie Aquanta per la segnalazione di IXQUICK. :) Non sono un fanatico della privacy e non credo di diventare famoso in questa vita, però mi sembra che ormai sia diventato un dovere tutelarsi dalla curiosità degli altri. Quello che vogliamo far sapere su di noi, dobbiamo essere noi a dirlo! Mi sembra anormale dover cliccare sulla... Leggi tutto
8-10-2008 13:12

Monopolio Google (!)(?) Leggi tutto
14-10-2006 13:24

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