L'hacker salverà l'economia? (parte seconda)

Il vero problema delle multinazionali è che vendono prodotti banali. L'hacker è in grado di smascherarle. L'utopia di Smith alla luce della banalità.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 26-05-2006]

Adam Smith

Leggi la prima parte dell'articolo: l'hacker, nè programmatore, nè genio, nè criminale

Parte seconda: l'hacker e la banalizzazione

Il liberismo è quella dottrina economica che teorizza il disimpegno dello stato dall'economia. Secondo l'impostazione classica, una mano invisibile fa tendere il mercato all'ottimo. In soldoni, l'individuo, operando in maniera egoistica, persegue un fine che non rientra nelle sue intenzioni: il benessere della società.

Questo si dovrebbe tradurre in costi ridotti al minimo, rendendo il prezzo di mercato pari al costo + epsilon. Non solo: i consumatori dovrebbero orientare la produzione verso la propria massima soddisfazione. Questi risultati sono stati raggiunti, o per lo meno avvicinati? Su Marte, forse. Sulla terra non pare proprio.

L'utopia capitalista di Adam Smith disegnava un ambiente in cui i produttori erano uguali, i prodotti erano uguali (banali: quelli che in gergo oggi si chiamano commodities), e pure i desideri dei consumatori, che allora erano necessità, erano banali. Niente di sbagliato, visto che le sue teorie risalgono alla rivoluzione industriale, e fotografano la realtà dell'epoca.

Fin da allora, l'ossessione delle corporation, aziende con dimensioni e potere sterminati, è sempre stata combattere la propria banalità. La produzione di massa è perfettamente riproducibile, ogni prodotto è uguale all'altro, perfettamente copiabile. Il suo valore, deprivato caratteristiche di unicità, tende a zero. Teoricamente, le corporation, condannate per loro stessa natura alla produzione di massa, sono nella situazione di minor potere. Teoricamente.

In realtà, sono sempre riuscite a rendere il loro prodotto non fungibile, quindi non banale. Lasciate libere di azzerare la concorrenza, hanno potuto lavorare sulla filiera (l'insieme dei processi che concorrono in sequenza a produrre, distribuire e commercializzare un prodotto). Si sono impadronite cioè delle fasi critiche del processo produttivo, quelle che apportano il maggior valore aggiunto, lasciando agli altri le briciole.

Nella prima metà del secolo scorso, la maggior quota degli investimenti riguardava le materie prime, assicurando il controllo, il monopolio, sui giacimenti dei principali fattori produttivi: petrolio, metalli, carbone, etc. L'emblema del grande capitalismo di quegli anni è John D. Rockefeller. E chi può ricordare quei tempi conferma che il prezzo dei prodotti era dato essenzialmente dal costo delle materie prime. La corporation aveva banalizzato tutte le altre fasi della filiera.

La seconda metà del secolo scorso ha visto l'emergenza graduale di altre fasi produttive. Simboli di questa fase del grande capitalismo sono Rupert Murdoch e Silvio Berlusconi. Secondo questa impostazione, la vendita è il processo strategico della filiera, quello che garantisce il massimo valore aggiunto. Il prodotto rimane desolatamente banale, ma acquista un valore percepito, pompato dal marketing. Non a caso il grosso degli investimenti si è concentrato nel packaging, nella comunicazione e nella distribuzione.

Oggi, assistiamo alla smaterializzazione della produzione: le materie prime sono sempre meno importanti per la creazione di valore aggiunto, e molti beni sono reperibili sotto forma smaterializzata. Dove si concentrano ora gli investimenti?

Sostanzialmente in due grandi filoni: la parte più malata e vigliacca preferisce i servizi pubblici essenziali, dove continuare a godere di posizioni di monopolio (Benetton/Autostrade, Tronchetti/Telecom). La parte più avventurosa delle corporation va nella proprietà intellettuale: marchi, copyright e brevetti, infatti l'emblema del grande capitalismo di questi anni è Bill Gates.

Questi due tipi di corporation hanno una cosa in comune: non importa che cosa tu faccia o venda, ma con che diritto tu possa esigere delle royalty. La multinazionale del nostro secolo sarà sempre più simile a un feudatario esoso, e il criminale sarà il pirata, il ragazzino che scarica musica da internet, il vùcumprà che vende le borse di Gucci di plastica.

Ma l'investimento in aria ha le sue controindicazioni, e in questa situazione l'hacker ci sguazza. Le corporation si espongono a un'incredibile debolezza strutturale: i beni che vendono non sono economici, infarciti come sono di diritti e royalty, e sono estrememente banali. La sensazione è che chiunque possa fare di meglio a meno.

In questo panorama ingessato e inefficiente, la cultura hacker può provocare davvero grossi sconvolgimenti, a patto di districarsi tra le proibizioni imposte dalla proprietà intellettuale.

Leggi la terza parte dell'articolo: l'esempio del software libero e della musica

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (5)

Era morbide in italiano. Volevo dire qualcosa tipo ammaliante (tipo sirene di Ulisse), avvolgente, soffice, etc. Adesso che rileggo il passaggio, lo trovo anch'io poco chiaro. E per colpa tua non posso nemmeno cambiarlo alla chetichella (renderebbe inutile questo thread). :wink: Leggi tutto
6-6-2006 21:43

{Vedasharmă}
Ancora dubbi... Leggi tutto
6-6-2006 15:02

I redattori di Zeus News conoscono il significato di morbid in inglese
6-6-2006 14:32

{Vedasharmă}
Chiarimenti su in aggettivo Leggi tutto
6-6-2006 13:29

{pilo}
...un modello di vita Leggi tutto
23-5-2006 10:23

La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Quale mezzo di trasporto pubblico sostituirà quelli attuali nel giro dei prossimi 50 anni?
Evacuated Tube Transport: l'evoluzione dei treni a levitazione magnetica; questi veicoli sono in grado di raggiungere i 6.500 km/h perché viaggiano all'interno di tunnel in cui è creato il vuoto.
String Transport System: cabine sospese fino a 30 metri dal suolo che corrono su binari di acciaio e cemento a oltre 500 km/h.
Tubular Rails: i treni viaggiano a 240 km/h all'interno di anelli sollevati dal suolo che contengono i motori e le ruote, mentre le carrozze ospitano i binari.
I bus viaggiano al di sopra del traffico automobilistico, il quale scorre sotto di loro, usando piccole rotaie poste ai lati della strada.
Shweeb: monorotaia monoposto sospesa e a pedali che permette di raggiungere i 45 km/h.
SolarBullet: il treno ad alta velocità (354 km/h) alimentato a energia solare attualmente allo studio in Arizona (USA).
Treni elettrici che non necessitano di binari perché viaggiano su strada e ricevono l'energia dal sistema contactless installato al di sotto dell'asfalto.
SARTRE: le automobili viaggiano in convogli gestiti dall'intelligenza artificiale; si uniscono i vantaggi del trasporto pubblico alla flessibilità del trasporto privato.
Startram, il maglev orbitale: gli ultimi 20 chilometri del tracciato (di oltre 1.600 km) puntano verso l'alto per portare in orbita i treni.
Ascensore spaziale: una stazione posta a quasi 100.000 km da terra e collegata al suolo da cavi costituiti da nanotubi di carbonio, per portare in orbita uomini e materiali con costi relativamente contenuti.

Mostra i risultati (2964 voti)
Aprile 2025
Windows Recall, forse è la volta buona
Le funzioni di Skype che Teams non ha
WhatsApp per Windows: non aprite quell'immagine
Vibe coding: creare programmi senza saper programmare
Dalla Cina l'alternativa a HDMI e DisplayPort
Pesci d'aprile, ci casca anche la IA
Thunderbird si evolve: in arrivo una versione Pro e il servizio Thundermail
Segnali dal futuro
Marzo 2025
Windows 11, addio all'ultima scappatoia per evitare l'account online
ChatGPT-4o genera immagini realistiche
Fastweb, al via la migrazione della rete mobile verso Vodafone
EU OS, il sistema operativo basato su Linux per l'Europa
Ricarica ultrarapida per auto elettriche, 400 km in 5 minuti
ChatGPT ''impazzisce'' e accusa di omicidio un innocente
Addio a Windows 10: Microsoft importuna gli utenti via email
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 14 aprile


web metrics