ICM apre le registrazioni per i siti pornografici. Bloccati quelli identici ai nomi di personaggi famosi.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 08-09-2011]
L'era dei domini .xxx dedicati ai siti a luci rosse è ufficialmente iniziata.
Sono passati undici anni da quando l'idea di creare un TLD esclusivamente per i siti pornografici è stata presentata ma ora, dopo le necessarie autorizzazioni dell'ICANN e la designazione di un registrar che sovrintenda alle assegnazioni (ICM Registry), tutto è pronto.
Non è ancora arrivata, però, la fase in cui chiunque può registrare un proprio dominio con TLD .xxx: per evitare abusi e far sì che tutto si svolga nel modo più regolare possibile l'apertura delle registrazioni è progressiva.
Da ieri e sino al 28 ottobre potranno richiedere un dominio .xxx (spendendo tra i 200 e i 300 dollari) da un lato i membri dell'industria del porno che già possiedono un sito con un TLD diverso e quelli che sono proprietari di un marchio importante; dall'altro coloro che non fanno parte dell'industria pornografica ma desiderano evitare che qualcun altro registri un sito .xxx con il loro nome.
La fase successiva inizierà l'8 novembre e si chiuderà il 25 dello stesso mese: tutti i membri dell'industria dei contenuti per adulti potranno avanzare la propria richiesta. In caso di omonimia non varrà il principio secondo cui viene soddisfatta la prima richiesta, ma ci verrà fatta un'asta.
Infine, a partire dal 6 dicembre, inizierà l'era della disponibilità pubblica: chiunque potrà richiedere un dominio.
Resterà tuttavia una limitazione: ICM non accetterà richieste di domini che corrispondono a nomi di personaggi famosi, agenzie governative o enti che operano per la protezione dell'infanzia. Si tratta di circa 19.000 nomi che sono già stati bloccati.
Attualmente si stima che nei mesi restanti del 2011 ci saranno 500.000 richieste di registrazioni: cifra elevata, se si tiene conto che il cambio di dominio per i siti a luci rosse non è obbligatorio e che anzi li espone a certi rischi.
Come alcuni esponenti dell'industria del porno avevano già fatto notare a marzo, la possibilità di facilitare la censura è più che concreta: e infatti l'India si è già detta pronta a procedere in tal senso.
Qui sotto, il video di ICM che spiega come funzionano le varie fasi della registrazione.
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