Annunciano su Twitter una sparatoria a scuola e scatenano il panico.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 10-09-2011]
Veracruz, popolosa città da mezzo milione di abitanti nel Messico meridionale, non è una zona particolarmente tranquilla.
Non sono rari gli scontri tra i trafficanti di droga che, a volte, coinvolgono anche passanti innocenti, bambini compresi. Spesso la stampa non ne dà notizia, e allora i social network e Internet in generale diventano l'unica fonte di informazione.
Quando dunque un insegnante di matematica e una giornalista e commentatrice radiofonica hanno annunciato su Twitter che un gruppo di uomini armati aveva preso d'assalto alcune scuole, uccidendo, ferendo o rapendo alcuni bambini, è comprensibilmente scoppiato il panico.
«Mia cognata mi ha appena chiamato, completamente sconvolta: hanno appena rapito cinque bambini dalla scuola» recita un tweet; un altro, di tre giorni precedente, sosteneva che «hanno ucciso sei ragazzi tra i 13 e i 15 anni a Hidalgo»; e ancora: «hanno preso cinque bambini, è un gruppo armato».
Molti ragazzi sono rimasti a casa da scuola il giorno successivo e la tensione è rimasta alta. Poi l'allarme è rientrato, anche perché non stava succedendo nulla.
Ora i due autori dei post originari - in seguito ripresi da almeno altri 15 utenti, anch'essi sotto indagine - sono accusati di terrorismo e sabotaggio e rischiano sino a 30 anni di prigione.
Il loro avvocato difensore sostiene che «non c'era intenzione da parte loro di dare vita a questa situazione. Hanno semplicemente informato; erroneamente, ma hanno informato».
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